Disturbi del movimento | |
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Specialità | neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 333.9 e 781.0 |
ICD-10 | R25 |
MeSH | D009069 |
Per disturbi del movimento si intendono, in campo medico, tutte quelle malfunzioni della muscolatura volontaria dell'individuo. Le cause sono per la maggior parte neurologiche, quali danni al cervello, al cervelletto e ai gangli della base.[1]
Sono di solito suddivisi in due forme completamente opposte:
Ciò che è invece comune in tutti e due i casi sopra specificati è il mantenimento della forza muscolare.
Il grande capitolo dei movimenti involontari comprende le malattie del sistema extrapiramidale, un vasto spettro clinico in cui si distinguono due principali famiglie:
Nel loro insieme queste malattie hanno come substrato alterazioni di varia natura dei cosiddetti "gangli della base", cioè quel complesso insieme di nuclei encefalici che sono fondamentali per il controllo dei movimenti.
La quasi totalità dei casi studiati dalla medicina, riguardo ai disturbi motori, viene originato da una funzione errata del circuito dei gangli basali e, di fatto, essi possono venire riscontrati attraverso ogni meccanismo patogenetico.
Cause frequenti dei disturbi del movimento sono:
Dal punto di vista della semeiotica le manifestazioni motorie si possono distinguere in:
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