Gian Carlo Cesare Giuseppe Ferretti (Pisa, 16 giugno 1930Milano, 9 dicembre 2022[1]) è stato un critico letterario e storico italiano nel campo dell'editoria.

Biografia e carriera

Dopo la maturità classica conseguita a Pontedera nel luglio 1948, ha studiato Lettere moderne all'Università di Pisa, dove è stato allievo di Luigi Russo. A Pisa ha cominciato anche l'attività giornalistica (sulle pagine di cronaca locale de Il Tirreno, quindi su Nuova Repubblica e altre riviste).

Nel 1952 si è laureato, discutendo la tesi Vincenzo Monti di fronte alla realtà quotidiana e storica, relatore Luigi Russo, il cui magistero ha lasciato una chiara eredità anche nei suoi lavori successivi per una tendenza alla storicizzazione dell'esperienza letteraria e alla considerazione degli elementi biografici, civili, storici come aspetti con cui il testo letterario va messo in relazione critica. A questa lezione originaria, si aggiungeranno nel tempo altri punti di riferimento ideale: Debenedetti, Fortini, Benjamin.

Nel 1953 si è trasferito a Milano, dove ha continuato a lavorare nel giornalismo, dapprima come redattore presso il Calendario del Popolo (1953-1955), quindi all'Unità (a partire dal 1956, dapprima sotto la direzione di Davide Lajolo, poi di Aldo Tortorella dal 1958 e di Mario Alicata dal 1962). Nello stesso 1953 si è iscritto al PCI.

Presso l'Unità, da giornalista pubblicista è diventato professionista e passato a occuparsi della terza pagina (capo servizio, Marcello Venturi), per diventarne responsabile dal 1958. Sulle pagine del quotidiano comunista ha pubblicato recensioni di critica letteraria, articoli e inchieste su temi come la lettura, i premi letterari, i best seller, i libri economici. Ha continuato a lungo a dedicarsi al giornalismo e all'editoria, prima come responsabile della pagina culturale dell’Unità e, dal 1982 al 1984, come direttore editoriale degli Editori Riuniti.

Nel corso degli anni Cinquanta-Sessanta, oltre all'impegno giornalistico, ha svolto attività critica e saggistica, con contributi meno legati all'attualità, su riviste come Belfagor, Società, Rinascita, Il Contemporaneo e altre. Tre saggi critici di maggior respiro su Bassani, Cassola e Pasolini costituirono la sua opera prima nel 1964 per i tipi degli Editori Riuniti con il titolo Letteratura e ideologia. In seguito, tra anni Settanta e Ottanta, porterà a termine numerosi studi, tra cui si segnalano quelli sull'industrializzazione dell'editoria, sul ruolo dell'intellettuale, e su autori e momenti specifici della letteratura contemporanea (come Volponi, il Neorealismo, Pasolini, Gadda). Ha ottenuto nel 1973 il VII Premio nazionale "Luigi Russo" per studi storico-critici di letteratura italiana.

Dopo l'abilitazione all'insegnamento di lingua e letteratura italiana, storia e geografia nelle scuole di istruzione secondaria dal 1966, dal 1970 ha svolto annualmente attività didattica come addetto alle esercitazioni per la cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea dell'Università degli Studi di Milano e, negli anni seguenti, con corsi dedicati soprattutto a Gadda, Fenoglio, Pasolini. Nel 1971 ha conseguito l'abilitazione alla libera docenza e negli anni successivi ha tenuto corsi universitari soprattutto sul romanzo come prodotto, la terza pagina, Sereni, Calvino. Nel 1987 è diventato professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Magistero della Sapienza - Università di Roma, diventata poi Università degli Studi Roma Tre. Ha insegnato fino al 2002 Letteratura italiana moderna e contemporanea e Storia dell’editoria novecentesca, tenendo, tra gli altri, corsi su Gadda, Officina, Pasolini, e Vittorini e Sereni intellettuali editori, oltre a corsi su Pasolini e la Storia del libro. Tra 2004 e 2009 ha tenuto all’Università degli Studi di Parma corsi a contratto di Letteratura italiana contemporanea e sistema editoriale. I suoi ultimi corsi sono stati tenuti al master in editoria dell'Università di Pavia-Collegio S. Caterina da Siena, collaborando anche al Laboratorio di editoria dell'Università Cattolica diretto da Roberto Cicala.

In ambito non accademico, dal 2009 ha tenuto un corso annuale sul “Lavoro editoriale” per operatori editoriali, bibliotecari e archivisti, organizzato dalla Scuola del libro di Roma. Agli anni dagli ultimi Settanta in poi risalgono numerosi studi complessivi sul sistema editoriale italiano e su singole figure di intellettuali-editori tra cui Elio Vittorini, Vittorio Sereni, Niccolò Gallo e Cesare Pavese.

Produzione critica

La sua produzione saggistica si concentra nel campo della letteratura italiana soprattutto novecentesca e dell'editoria letteraria contemporanea. Dopo le monografie complete (per la prima volta in Italia) su Testori nel 1961, su Bassani, Cassola e Pasolini nel 1964, e su Volponi nel 1972, un suo saggio del 1975 segna la riscoperta della rivista Officina. Seguono gli studi sul problema del padre in Pasolini (1983), sul Calvino giornalista e saggista (1989), sul personaggio pubblico Pasolini (1995), e sul Volponi politico (1996), e il primo ritratto critico e biografico completo di Bianciardi (2000).

Ha pubblicato inoltre saggi sulle opere di Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Roversi, Gadda, Brancati, Fenoglio, Debenedetti, Gallo, sul Neorealismo e sul Gruppo 63, e a Pasolini in particolare ha dedicato numerosi studi, testimonianze e cure di testi negli anni.

Ha interessi per l’editoria e per il mercato librari fin dagli anni Cinquanta-Sessanta, dapprima con interventi in quotidiani e periodici e quindi con numerosi studi monografici. Libro fondativo è Il mercato delle lettere nel 1979, seguito da Best seller all’italiana nel 1983. Nel 1989 ha ricostruito - per la prima volta in modo completo . la discussa vicenda editoriale del Gattopardo, il romanzo pubblicato postumo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ripresa e sviluppata ulteriormente in un pamphlet del 2008. Ha svolto i primi studi in Italia sul problema dell’editore in Gramsci (1990) e sulle attività editoriali di Elio Vittorini (1992), Alberto Mondadori (1996), Italo Calvino (1997), Vittorio Sereni (1999), Vanni Scheiwiller (2009) e Giorgio Bassani (2011), quest'ultimo firmato assieme a Stefano Guerriero.

Ha scritto la prima Storia dell’editoria letteraria in Italia organica e completa, che prende in esame gli anni dal secondo Dopoguerra ai primi anni Duemila (2004), seguita da una Controstoria dell’editoria italiana attraverso i rifiuti (2012), dalle biografie di Alberto Mondadori (2011) e Giulio Einaudi (2013), da una storia dell'editoria letteraria novecentesca ripercorsa e raccontata attraverso le collane, scritta con Giulia Iannuzzi (2014). Con Stefano Guerriero ha elaborato e scritto anche la prima storia organica e completa dell’informazione letteraria in Italia (2010).

Nel 2010, in occasione del suo ottantesimo compleanno, organizzò, insieme alla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, un seminario di studi su alcuni protagonisti dell’editoria libraria che non erano mai stati studiati o comunque mai in modo completo, dal quale è scaturito nel 2012 il volume Protagonisti nell'ombra, da Ferretti curato. Pubblicò le ultime opere presso Interlinea edizioni: Il marchio dell’editore (quasi un testamento, la sintesi dei suoi interessi tra “Libri e carte, incontri e casi letterari”, come recita il sottotitolo), Pasolini personaggio[2], L’altra Italia del "Politecnico" di Vittorini, Un editore imprevedibile: Livio Garzanti.

Opere

Monografie

Saggi e articoli

In rivista
In volume

Introduzioni e prefazioni

Curatele

Pier Paolo Pasolini

Note

  1. ^ Morto Gian Carlo Ferretti: era il massimo studioso dell'editoria italiana contemporanea, su la Repubblica, 10 dicembre 2022. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  2. ^ Patrizio Andrisano, Su "Pasolini personaggio" di Gian Carlo Ferretti, su Almananacco de Lo Spazio Letterario, 14 novembre 2022. URL consultato l'8 settembre 2023 (archiviato l'8 settembre 2023).

Bibliografia

Altri progetti

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