Nago-Torbole
comune
Nago-Torbole – Stemma
Nago-Torbole – Bandiera
Nago-Torbole – Veduta
Nago-Torbole – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Amministrazione
SindacoGianni Morandi (lista civica) dall'11-5-2015
Territorio
Coordinate45°52′33″N 10°53′28″E
Altitudine64 m s.l.m.
Superficie28,39 km²
Acque interne8,21 km² (28,92%)
Abitanti2 826[1] (31-10-2021)
Densità99,54 ab./km²
FrazioniNago, Tempesta, Torbole (sede comunale)
Comuni confinantiArco, Brentonico, Ledro, Malcesine (VR), Mori, Riva del Garda
Altre informazioni
Cod. postale38060, 38069
Prefisso0464
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022124
Cod. catastaleF835
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 276 GG[3]
Nome abitantitorbolani, naghesi
Patronosant'Andrea (Torbole), san Vigilio (Nago)
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nago-Torbole
Nago-Torbole
Nago-Torbole – Mappa
Nago-Torbole – Mappa
Posizione del comune di Nago-Torbole
nella provincia autonoma di Trento
Sito istituzionale

Nago-Torbole (Nach e Tùrbule in dialetto gardesano; Nach e Tórbole in dialetto trentino) è un comune italiano sparso di 2 826 abitanti della provincia autonoma di Trento. Il suo territorio va dai 63 metri sul livello del mare fino ai 2 078 metri della cima del monte Altissimo di Nago.[4] Fa parte della Comunità Alto Garda e Ledro.

Prende il nome dai due principali centri abitati che lo compongono, molto vicini e di dimensioni simili: Nago (222 m s.l.m.), che si trova alle pendici del Monte Altissimo, e Torbole (sede municipale) in riva al lago di Garda.

Geografia fisica

Territorio

Torbole

Nago-Torbole comprende la zona nord-orientale del lago di Garda e arriva sino alla foce del fiume Sarca, suo principale immissario. A est si eleva la catena del Monte Baldo, con il Monte Altissimo di Nago. Nell'entroterra a nord si estende una piana di circa 7 chilometri fino al territorio di Arco.[4]

Clima

Grazie alla protezione delle montagne ad est e l'azione termoregolatrice del lago, l'intera piana gode di un microclima di tipo mediterraneo. Qui sono possibili colture che a parità di latitudine in altre aree non sono realizzabili, in particolare quella dell'ulivo.[5]

Venti

I venti del lago di Garda influenzano notevolmente l'attività turistica. Dalla seconda metà del XX secolo richiamano gli appassionati di windsurf attirati dalla presenza dei venti tutti i giorni dell'anno. Tra di essi, quelli che soffiano nella zona dell’alto Garda ricordiamo:[6]

È il vento più costante e famoso. Proviene da sud e ha la velocità dai 10 ai 12 metri al secondo. Si tratta di un vento pomeridiano.

Anch'esso un vento permanente e costante. Proviene da nord e ha un'intensità solitamente minore dell'Òra. È un vento notturno e antimeridiano. Spesso genera un effetto denominato "Peler". Mentre le onde, create dall'Òra, si dirigono verso nord, queste vengono pelate dal Vent Paesam che va verso sud. Erroneamente viene chiamato Peler il Vent Paesam.

È un vento particolarmente forte, ma piuttosto raro. Solitamente preannuncia ingenti manifestazioni temporalesche. Proviene dalla valle di Ledro.

Vento molto forte. Spira di solito in inverno e proviene dal monte Ballino.

Storia

Fondazione

La presenza umana si riscontra già dal Neolitico (nella zona del Baldo e di Nago). Anche per l'età del bronzo e le epoche protostoriche e storiche la presenza di insediamenti è confermata sulla rupe di castel Penede a Nago, in posizione strategica, distrutto dalle truppe francesi di Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme nel 1703.[7]

Si narra che Dante Alighieri compose questi versi a Nago presso la rupe di castel Penede[7]:

«Suso in Italia bella giace un laco,
a piè dell'Alpe che serra Lamagna
sopra Tiralli, ch'ha nome Benàco.»

Dall'XI secolo

Un primo atto ufficiale che riguarda la comunità risale al 1041, quando ebbe luogo una disputa per i confini col vicino centro di Mori. In tempi successivi vennero adottati gli Statuti et Ordini che rimasero operativi fino al XVII secolo. Il territorio di Nago-Torbole, che dall'XI secolo faceva parte del Principato vescovile di Trento, fu conquistato militarmente dai veneziani nel 1439 durante le guerre di Lombardia. In quell'anno la Serenissima fece arrivare un'intera flotta formata da venticinque barconi e sei galere con un'impresa chiamata Galeas per montes.

Le navi partirono dal mare Adriatico, risalirono il fiume Adige e giunsero al porto fluviale di Ravazzone. Da qui, a forza di braccia e di buoi, transitarono per Mori; poi seguirono il corso del rio Cameras fino al lago di Loppio. Superarono anche il passo San Giovanni, discesero per la Bocca di Nago attraverso la valle di Santa Lucia e furono calate nel lago di Garda vicino a Torbole.[8]

Un'impresa gigantesca che rimase nella storia della marineria veneziana, che impiegò circa duemila buoi e costò quindicimila ducati. Dopo un primo insuccesso nel 1439, nell'aprile del 1440 la piccola flotta della repubblica della Serenissima sconfisse la flotta viscontea guidata da Taliano Furlano, riuscendo a conquistare Riva del Garda. La dominazione veneta durò fino al 1509, quando Nago-Torbole tornò al principato vescovile di Trento.[7]

Dopo l'invasione napoleonica nel 1796 e brevi appartenenze al Regno di Baviera e al Regno d'Italia Nago-Torbole fu inglobato nell'Impero austriaco, come tutto il Trentino.

Dal XX secolo

Come gli altri paesi della zona, Nago-Torbole fu completamente evacuato durante la prima guerra mondiale perché si trovava sulla linea del fronte. Nel 1919 entrò a far parte del Regno d'Italia. Nel 1929 venne annesso forzosamente dalle autorità fasciste al comune di Riva del Garda. Nel 1957 il comune fu ricostituito in seguito a un referendum popolare (censimento 1951: pop. res. 1868).[9]

Durante la seconda guerra mondiale fu annesso alla zona d'operazioni delle Prealpi, assieme a tutta la regione Trentino-Alto Adige e alla provincia di Belluno, e nella non ancora ultimata galleria Adige-Garda si allestirono le officine della Caproni che produssero dalla tarda primavera del 1944 parti di aereo per la Messerschmitt AG destinati alla Luftwaffe. Qui si prepararono le Wunderwaffen come la Me 163, Me 262, la Fieseler Fi 103 e l'A4, queste ultime meglio note come V1 e V2.[10]

Dopo il 1958, con la ritrovata autonomia comunale, sul piano sociale ed economico avvenne un mutamento radicale che portò all'abbandono dell'agricoltura tradizionale e della pesca e alla trasformazione in area a vocazione turistica.

Nel 1980 il windsurf rilanciò economicamente Torbole con l'organizzazione del campionato mondiale. Tale esperienza si è ripetuta poi nel tempo e ha modificato sensibilmente la gestione del territorio.[11]

I dintorni di Nago sono stati valorizzati da numerosi percorsi per mountain bike e per l'arrampicata.[12]

Simboli

«Stemma troncato: nel primo, di rosso a due torri, poste di spigolo, aperte e finestrate, merlate alla guelfa, sormontate da un cavallo inalberato, il tutto d'argento; nel secondo, d'argento, mareggiato di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Le torri rappresentano le comunità di Nago e di Torbole costituenti il comune; il cavallo inalberato è simbolo di ardire e di libertà; nella parte inferiore è raffigurato il lago di Garda.[13] Il gonfalone municipale è un drappo troncato di bianco e di rosso.[14]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa parrocchiale di San Vigilio

Architetture militari

Veduta dei ruderi di Castel Penede
Castel Penede

Aree naturali

Marmitta dei Giganti a Nago
Vista della Valletta di S. Lucia

«Celebre particolarità di Nago sono i pozzi glaciali ("Marmitte dei giganti") che si accompagnano a una didattica serie di altri monumenti glaciali (salto glaciale, rocce montonate, striate, lisciate ecc.). Un gruppo di pozzi glaciali è visitabile sotto il paese presso la strada statale e con partenza dalla stessa. Altro gruppo lungo la strada della Maza, a un chilometro circa da Nago. Alcune di esse furono illustrate da Antonio Stoppani (e poi studiate da G.B. Trener, 1899): "Da dodici a quattordici, parecchie delle quali colossali e veramente stupende, si scoprirono sullo sperone del monte che sorge tra la Sarca e il forte di Nago...»

Altri luoghi di interesse

Soldati al fronte
Il piccolo porto e Casa del Dacio

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[32]

Cultura

Targa sulla casa dove Goethe soggiornò il 12 settembre 1786.

Arte

La presenza a Torbole di numerosi artisti e letterati è documentata e ricordata.[33] Johann Wolfgang von Goethe arrivò il 12 settembre 1786 e alloggiò presso l'osteria alla Rosa della famiglia Alberti, dove soggiornò e scrisse sia parte dell'Iphigenia sia alcune pagine del suo Diario italiano (Italienisches Tagebuch) il 12 e 13 settembre del 1786. Il 12 settembre annotò:

«Con che ardente desiderio vorrei che i miei amici si trovassero un momento qui con me, per poter gioire della vista che mi sta innanzi! Per questa sera, mi sarei già potuto trovare a Verona; ma a pochi passi da me c'era questo maestoso spettacolo della natura, questo delizioso quadro che è il Lago di Garda, ed io non ho voluto rinunciare; così mi trovo splendidamente compensato di avere allungato il cammino. Son partito da Rovereto dopo le cinque, prendendo per una valle laterale, che versa le sue acque ancora nell'Adige. Arrivati alla sommità, si presenta in basso un ciglione scosceso e maestoso, che si valica per poi scendere fino al lago.»

Torbole vista
dagli artisti
che vi si ispirarono
Johann Wolfgang von Goethe
Vilhelm Valdemar Petersen
Ludwig Friedrich Hofelich
Charles J. Palmie
Peder Mørk Mønsted
Gustav Strafforello

A partire dal XIX secolo Torbole fece parte del Grand Tour[34], quindi fu frequentata da molti pittori e artisti (per lo più germanofoni) attratti dalle opere di Goethe. Il pittore berlinese Hans Lietzmann vi si trasferì nel 1899, vi aprì una scuola e qui morì.[35]

Molti pittori scelsero il paesaggio di Torbole per le loro opere, come[36] Hermann von Kaulbach e Peder Mørk Mønsted.

Cucina

La tradizione gastronomica locale si basa su alcuni elementi tipici della cucina trentina che qui subisce l'influsso del vicino lago di Garda. Quindi non ci sono piatti esclusivi locali, ma un insieme di materie prime e preparazioni che si trovano in molte località limitrofe: la polenta, la selvaggina, pesci come la trota, il luccio, il coregone e il persico. In cucina sono impiegati l'olio prodotto dagli uliveti del Garda e la frutta come i fichi, le prugne, le pesche e le mele. Di Torbole si ricorda inoltre un broccolo piuttosto apprezzato, divenuto presidio slow food.[37]

Vengono cucinati piatti come i bigoi co le àole (spaghettini con sardelle, preparati anche durante il carnevale di Torbole, la Sbigolada), i zisam (sardelle di lago e cipolle), la torta de fregoloti (a base di pasta frolla e mandorle), il brocol de Torbole e la fugasa de molche - un dolce con fichi secchi, pinoli e noci (simile allo zelten) con l'aggiunta di sansa di olive.

La sansa d'olive (in dialetto "molche") è il residuo denocciolato della lavorazione delle olive che rimane dopo aver estratto l'olio extravergine.

Dagli anni ottanta una continua diminuzione delle aole (sardelle) ha fatto inevitabilmente sparire tutte le ricette originali, e il pesce è stato sostituito con le più pregiate sardene, un tipo di agone.

Eventi

Il Garda Jazz Festival (nato nel 2000) è una rassegna di musica jazz che coinvolge vari centri del trentino gardesano: Nago-Torbole, Arco, Drena, Riva del Garda, Dro e Tenno. La collaborazione con alcuni locali e pub per la realizzazione dei Jazz Café è divenuta una tradizione e richiama musicisti provenienti da tutto il Nord Italia.[38][39]

Economia

A lungo l'economia è stata legata all'agricoltura e alla pesca, determinate dal clima gardesano. Qui la coltivazione dell'ulivo è documentata almeno dal I secolo, e la produzione di olio di oliva ha avuto un'enorme importanza.[40]

A partire dagli anni venti la zona iniziò ad attrarre sempre più turisti, e nel secondo dopoguerra avvennero i mutamenti più radicali, col progressivo abbandono di parte dell'agricoltura tradizionale e della pesca unito al contemporaneo sviluppo dell'attività turistica. Sono ancora presenti attività legate all'artigianato.[41][42]

Dagli ultimi decenni del XX secolo Torbole è apprezzata per la balneazione e per gli sport d'acqua. Grazie al vento forte e costante è meta dei cultori della vela.

Attorno a Nago sono disponibili tracciati per mountain bike e pareti per l'arrampicata, oltre ai normali tracciati escursionistici sul monte Baldo.

Infrastrutture e trasporti

Strade

La strada statale 249 Gardesana Orientale diretta a ovest costeggia il lago e congiunge Torbole con Riva del Garda diviso dal monte Brione, mentre a sud collega il capoluogo comunale con la provincia di Verona e dunque con il Veneto nel comune di Malcesine, con il quale confina (distante una quindicina di chilometri).

La strada statale 240 di Loppio e di val di Ledro è un'altra importante arteria che collega Torbole a est al comune di Mori, alla Vallagarina e poi all'autostrada A22 del Brennero.

Ferrovie

Fra il 1891 e il 1936 era attiva la stazione di Nago-Torbole, posta lungo la ferrovia Mori-Arco-Riva, il cui percorso, dopo la soppressione del servizio, è stato riadattato in parte a pista ciclabile e in parte in strada carrabile.

Amministrazione

Il 10 maggio 2015 è stato rinnovato il Consiglio Comunale. L'amministrazione è guidata dal sindaco Gianni Morandi.

Piccolo porto del Circolo Vela Torbole e del Circolo Surf Torbole

Sport

Windsurf e vela

Note

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d e f Aldo Gorfer, pp. 320-325.
  5. ^ I paesaggi agricoli del Trentino - L'olivicoltura, su paesaggideltrentino.it. URL consultato il 2 agosto 2020.
  6. ^ I principali venti del Lago di Garda che influenzano il clima e il meteo della zona del lago, su tuttogarda.it. URL consultato il 31 luglio 2020.
  7. ^ a b c La storia di Nago Torbole, su comune.nago-torbole.tn.it. URL consultato il 31 luglio 2020.
  8. ^ Fabio Romanoni, La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale, Bologna, Clueb, 2023, pp. 98-100, ISBN 978-88-31365-53-6.
  9. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  10. ^ Giorgio Danilo Cocconcelli, Tunnel factories. Le officine aeronautiche Caproni e FIAT nell’Alto Garda 1943-1945, pp. 202-243.
  11. ^ Windsurf olimpico, Mondiale a Torbole, su ansa.it, ANSA. URL consultato il 1º agosto 2020.
  12. ^ Campionato Mondiale Giovanile di Arrampicata, su gardatrentino.it. URL consultato il 1º agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).
  13. ^ Comune di Nago-Torbole, Stemma comunale, su comune.nago-torbole.tn.it. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  14. ^ Comune di Nago-Torbole, Statuto comunale (PDF), su comune.nago-torbole.tn.it, Art. 1 Territorio, gonfalone, stemma, medaglione, fascia tricolore. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  15. ^ a b Giorgia Gentilini, Gian Pietro Brogiolo e Walter Landi, Comunità di Valle 9: Comunità Alto Garda e Ledro, Castel Penede, p. 419.
  16. ^ Giorgia Gentilini, Gian Pietro Brogiolo e Walter Landi, Castel Penede a Nago nel Sommolago, pp. 232-233.
  17. ^ Figlia di Riprando D’Arco e cugina dei figli di Ulrico II.
  18. ^ Giorgia Gentilini, Gian Pietro Brogiolo e Walter Landi, Comunità di Valle 9: Comunità Alto Garda e Ledro, Castel Penede, p. 417.
  19. ^ Andrea Castagnetti, Le comunità della regione gardense fra potere centrale, governi cittadini e autonomie nel medioevo (secoli VIII-XIV), p. senza pagina.
  20. ^ Due olivi ad Arco e Nago hanno almeno 900 anni: L'«Olif de Bòtes» sulla strada per Padaro, l'«Olif de la Gort» invece è a Nago, su ladige.it. URL consultato il 2 agosto 2020.
  21. ^ OLIVICOLTURA TRENTINA Ricerca e sperimentazione tra produzione di qualità e tutela del paesaggio, su issuu.com, Fondazione Edmund Mach, p. 26. URL consultato il 2 agosto 2020.
  22. ^ Antonio Zandonati, I futuristi in azione a Doss Casina e Doss Remit (PDF), su museodellaguerra.it, pp. 159-174. URL consultato il 7 maggio 2022.
  23. ^ Malga Zures e Dosso Alto di Nago, su trentinograndeguerra.it. URL consultato il 7 maggio 2022.
  24. ^ Monte Baldo Nord da Nago, percorso storico sul fronte della Prima Guerra Mondiale - Lago di Garda escursioni, su www.lagodigardaescursioni.it. URL consultato il 13 maggio 2022.
  25. ^ Giuliano Rosà, La "croce futurista" a Dosso Casina, in Periodico di informazione del comune di Nago-Torbole, dicembre 2011, pp. 28-29. Ospitato su https://www.yumpu.com/it/document/view/15266052/notiziario-comunale-dicembre-2011-comune-di-nago-torbole.
  26. ^ Emanuele Vaccaro e Michele Matteazzi, Indagini archeologiche dell'Università di Trento sul Doss Penede a Nago (TN). Irisultati della campagna di scavo 2019, in AdA Archeologia delle Alpi 2020, pp. 36-40.
  27. ^ Emanuele Vaccaro, Diego E. Angelucci e Cristina Bassi et alii, Il sito preromano e romano del Doss Penede (Nago-Torbole, TN): la campagna di scavo 2019, in The Journal of Fasti Online, pp. 8-23.
  28. ^ Emanuele Vaccaro e Michele Matteazzi, Indagini archeologiche dell'Università di Trento sul Doss Penede a Nago (TN). I risultati della campagna di scavo 2019, in AdA Archeologia delle Alpi 2020, p. 64.
  29. ^ Murales / A Nago / Cosa visitare / Turismo e manifestazioni / Territorio / Comune di Nago Torbole - Comune di Nago Torbole, su www.comune.nago-torbole.tn.it. URL consultato il 31 maggio 2022.
  30. ^ Murales / A Nago / Cosa visitare / Turismo e manifestazioni / Territorio / Comune di Nago Torbole - Comune di Nago Torbole, su www.comune.nago-torbole.tn.it. URL consultato il 20 maggio 2022.
  31. ^ Silvana Abram e Sylviane Estiot, Il ripostiglio di Nago (Trento) e l'orizzonte monetale in area alpina sotto la Diarchia, in RASMI, 1998.
  32. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  33. ^ L’avventura gardesana di Goethe, su gardanotizie.it. URL consultato il 31 luglio 2020.
  34. ^ Il Garda raccontato dai grandi della letteratura, su culturaitalia.it, Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC). URL consultato il 1º agosto 2020.
    «Nel 1786 Goethe si ferma a Torbole e Malcesine. La vocazione turistica di Torbole affonda le sue radici già nel secolo XV, quando diviene mèta dei viaggiatori che transitano sulla strada atesina di Germania e Italia»
  35. ^ Hans Lietzmann (Berlino, 1872 - Torbole, 1955), su cultura.trentino.it. URL consultato il 31 luglio 2020.
  36. ^ Per vedere alcune opere di questi artisti Archiviato il 10 maggio 2012 in Internet Archive.
  37. ^ Broccolo di Torbole: iniziata la raccolta, su trentinoagricoltura.it, 29 novembre 2017. URL consultato il 1º agosto 2020.
  38. ^ Garda Jazz Festival, su gardajazz.com, 2020. URL consultato il 3 agosto 2020.
  39. ^ Garda Jazz Festival 2020, su cultura.trentino.it, 2020. URL consultato il 3 agosto 2020.
  40. ^ Olio del Garda Trento Dop: protagonista della cucina dell'Alto Garda, su tuttogarda.it. URL consultato il 2 agosto 2020.
  41. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 16.
  42. ^ Torbole, su trentino.com. URL consultato il 1° agosto 2020.
  43. ^ Windsurf, Kitesurf e SUP nel comune di Nago – Torbole, su circolosurftorbole.com. URL consultato il 31 luglio 2020.

Bibliografia

Voci correlate

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