La presenza dell'omosessualità nei fumetti si esprime in tre modi:

Fumetti esplicitamente lesbici o gay ("gay comix", "gay art")

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Fumetti a tematica LGBT, prodotti da autrici e autori appartenenti alla comunità LGBT e/o che si rivolgono ad essa. Sono i "gay comix" o "fumetti gay". Alcuni hanno un taglio di tipo erotico, altri invece no.
Come esempi si possono citare:

Presenze LGBT in fumetti non LGBT e non rivolti al mondo LGBT

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La presenza di personaggi LGBT è nutrita anche in fumetti a tematica non LGBT e non destinati ad un pubblico LGBT. A partire dagli anni novanta anche editori come DC Comics e Marvel Comics, specializzati in supereroi, hanno inserito personaggi LGBT nelle loro pubblicazioni. La seguente è una lista parziale delle apparizioni in vari fumetti di personaggi LGBT.

Presenze LGBT, in fumetti LGBT ma non rivolti al mondo LGBT

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Fumetti con personaggi LGBT e a tematica LBGT, ma non destinati ad un pubblico LGBT.
La gran parte di tale produzione s'identifica nei fumetti erotici a tema lesbico scritto per il consumo delle fantasie sessuale dei maschi eterosessuali, e nei fumetti a tema gay maschili scritte da donne per il consumo delle fantasie sessuali di donne eterosessuali. Si vedano in proposito le voci:

In Giappone

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I fumetti sono una delle forme d'arte maggiore con sede in Giappone, il quale possiede la più grande industria di manga al mondo. I fumetti vengono considerati una forma di lettura del tutto rispettabile e sono rivolti sia ai bambini sia ad un pubblico adulto. Sesso e violenza sono comuni e la loro presenza nei manga di fantasia è interpretato come una "valvola di sfogo di sicurezza"[1].

Anime e Manga

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Il tema può essere presente anche in anime, come in:

Contrastato fu invece il tentativo d'introdurre il tema omosessuale in un cartone animato occidentale, The Ren and Stimpy Show, concluso con l'allontanamento dell'autore.

Yaoi e Yuri

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Yaoi e Yuri (noti anche come 'Boys Love' e 'Girls Love' rispettivamente) sono generi giapponesi che incorporano temi di romanticismo omosessuale attraverso vari mezzi di comunicazione. I generi sono emersi nel corso degli anni '70 del XX secolo come un ramo di manga e poi anche di anime destinato principalmente alle ragazze[2].

Yaoi e Yuri si sono presto diffusi al di fuori del Giappone, sia tradotti che in originale sono disponibili in molti paesi e lingue. I personaggi dei manga yaoi e yuri non tendono ad auto-identificarsi come omosessuali o bisessuali[3][4][5]. Opere famose includono Hiizuredokoro no Tenshi (l'angelo che è venuto dal sole), una serie di 11 volumi a partire dal 1980 che reinterpreta la vita del monaco che introdusse il buddhismo in Giappone; ed Il poema del vento e degli alberi (Kaze to Ki no Uta), una serie di 17 volumi a partire dal 1976 che racconta la relazione intercorsa tra due scolari in Francia[2].

Come per gran parte dei manga e degli anime la fantascienza, i tropi della fantasia e gli ambienti sono comuni: Il cuneo dell'amore (Ai no Kusabi), una serie di light novel degli anni '80, viene descritto come un 'opus magnum' del genere yaoi[6], prevedendo un sistema di caste immaginario in un futuro prossimo. Simoun (serie animata) è stata descritta come una meravigliosa serie fantascientifica[7], che non deve fare affidamento sul suo contenuto yuri per appellarsi al pubblico[8].

Le varie terminologie sia per gli abbinamenti maschio/maschio che femmina/femmina sono a volte utilizzati per indicare il livello di chiarezza sessuale o il romanticismo in un'opera[9][10]. Anche se le opere yuri sono in origine mirate ad un pubblico femminile oggi ve ne sono anche alcuni rivolti ad un pubblico prettamente maschile[11][12].

Lo yaoi è stato variamente criticato per le rappresentazioni di stereotipi LGBT e a volte intriso di omofobia nei suoi personaggi[13][14][15][16] e per non affrontare le principali questioni dei diritti LGBT[14][17]. L'omofobia, quando viene presentata come un problema dinanzi a tutti[10], viene spesso utilizzato come un dispositivo di stampa per "intensificare il dramma"[18] o per dimostrare la purezza dell'amore dei protagonisti[14].

Matt Thorn ha suggerito che come lo yaoi è una narrazione che racconta una storia d'amore, introdurre forti temi politici potrebbe essere una maniera per spegnere l'interesse dei lettori[19] I critici affermano che il genere sfida l'eteronormatività tramite la raffigurazione del bishōnen queer[20][21] e Andrew Grossman ha scritto che i giapponesi sono più a loro agio sui temi LGBT con la scrittura in un ambiente manga, in cui il genere sessuale viene spesso offuscato, anche nei manga eterosessuali[22].

Bara e gay comics

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In Italia

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La principale editrice in Italia di fumetti a tematica LGBT, sia giapponesi sia occidentali, è la Kappa Edizioni.

Negli ultimi tempi però sempre più case editrici si stanno interessando a questo genere, tra cui: la Flash Book (con The summit), la Magic Press (con Mi vergogno da morire), la Free Books (diversi titoli, sia autoconclusivi che non), la Planeta deAgostini (Le mille e una notte e Come uccidere il drago) e la Ronin Manga (con numerosi titoli tra i quali Il gioco del gatto col topo e Yellow).

Da giugno 2011 è arrivata Renbooks, la prima casa editrice italiana dedicata esclusivamente ai fumetti LGBT [23] che ha pubblicato i Bara manga: Virtus [24], Baciando il cielo [25]; gli Yuri: Rica'tte kanji?!?! [26] e nuovi fumettisti sconosciuti al pubblico italiano come Steve MacIsaac, autore di Shirtlifter [27].

Note

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  1. ^ Roger Sabin, Adult comics: an introduction, Taylor & Francis, 1993, pp. 143–152, ISBN 978-0-415-04419-6.
  2. ^ a b Haggerty, p. 494
  3. ^ McLelland, Mark. Why are Japanese Girls' Comics full of Boys Bonking? (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2008). Refractory: A Journal of Entertainment Media Vol. 10, 2006/2007
  4. ^ Lees, Sharon (June 2006). "Yaoi and Boys Love" (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2016).. Akiba Angels.
  5. ^ Interview: Erica Friedman, in Manga, About.com. URL consultato il 6 marzo 2008 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2008).
  6. ^ Drazen, Patrick (October 2002). '"A Very Pure Thing": Gay and Pseudo-Gay Themes' in Anime Explosion! The What, Why & Wow of Japanese Animation Berkeley, California: Stone Bridge Press pp.95–97 ISBN 1-880656-72-8.
  7. ^ Martin, Theron, Simoun Sub.DVD 5 — Review, in Anime News Network, 26 agosto 2008. URL consultato il 6 settembre 2008.
  8. ^ Martin, Theron, Simoun Sub.DVD 1 — Review, in Anime News Network, 8 gennaio 2008. URL consultato il 9 gennaio 2008.
  9. ^ Friedman, Erica, What is Yuri?, in What are Yuri and Shoujoai, anyway?, Yuricon and ALC Publishing. URL consultato il 20 maggio 2005 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2005).
  10. ^ a b Masaki, Lyle. (6 January 2008) “Yowie!”: The Stateside appeal of boy-meets-boy Yaoi comics (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008). AfterElton.com
  11. ^ Interview: Erica Friedman (page 2), in Manga, About.com. URL consultato il 6 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2013).
  12. ^ Erin Subramian, Women-loving Women in Modern Japan, Yuricon. URL consultato il 23 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2008).
  13. ^ Lunsing, Wim. Yaoi Ronsō: Discussing Depictions of Male Homosexuality in Japanese Girls' Comics, Gay Comics and Gay Pornography (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2008). Intersections: Gender, History and Culture in the Asian Context Issue 12, January 2006 Accessed 12 August 2008.
  14. ^ a b c Vincent, Keith (2007) " A Japanese Electra and her Queer Progeny (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007)." Mechademia 2 pp.64–79
  15. ^ Linderström, Jenny Boys' Love: En studie av maskuliniteter och maktrelationer i yaoi manga (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2009).
  16. ^ Keller, Katherine Seme and Uke? Make Me Puke (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2012). Sequential Tart February 2008
  17. ^ Sueen Noh, Reading Yaoi Comics: An Analysis of Korean Girls' Fandom (PDF), 2002 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  18. ^ Brenner, Robyn Romance by Any Other Name (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2011).
  19. ^ Thorn, Matthew. (2004) “Girls And Women Getting Out Of Hand: The Pleasure And Politics Of Japan's Amateur Comics Community.” (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2016). pp. 169–86, In Fanning the Flames: Fans and Consumer Culture in Contemporary Japan, William W. Kelly, ed., State University of New York Press. ISBN 0-7914-6032-0. Retrieved 12 August 2008.
  20. ^ James Welker, Beautiful, Borrowed, and Bent: 'Boys' Love' as Girls' Love in Shôjo Manga', in Signs: Journal of Women in Culture and Society, vol. 31, n. 3, 2006, p. 843, DOI:10.1086/498987.
  21. ^ Andrea Wood, Straight" Women, Queer Texts: Boy-Love Manga and the Rise of a Global Counterpublic, in WSQ: Women's Studies Quarterly, vol. 34, n. 1/2, 2006, pp. 394–414.
  22. ^ Japanese Film. URL consultato il 29 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2009).
  23. ^ Arriva Renbooks, su comicus.it.
  24. ^ Carne e sangue! Torna in Italia Gengoroh Tagame, il maestro del fumetto gay nipponico con VIRTUS, su lospaziobianco.it.
  25. ^ Baciando il cielo, su culturagay.it.
  26. ^ Rica’tte Kanji?! - Una novellina a Tokyo, su comicus.it.
  27. ^ Shirtlifter - di Steve MacIsaac, su culturagay.it.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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