Segni di punteggiatura apostrofo ' ’ barra / ⁄ due punti : lineetta ondulatalineetta .mw-parser-output .Unicode{font-family:TITUS Cyberbit Basic,Code2000,Doulos SIL,Chrysanthi Unicode,Bitstream Cyberbit,Bitstream CyberBase,Bitstream Vera,Thryomanes,Gentium,GentiumAlt,Visual Geez Unicode,Lucida Grande,Arial Unicode MS,Microsoft Sans Serif,Lucida Sans Unicode;font-family:inherit}‒ – — ― parentesi ( ) [ ] { } ⟨ ⟩ < > punti di sospensione … ... punto e virgola ; punto esclamativo ! ¡ punto fermo . punto interrogativo ? ¿ punto mediano · spazio         tratto d'unionevirgola , virgolette « » ‘ ’ “ ” Segni tipografici asterisco * asterismobarra rovesciata \ barra verticale | ‖ ¦ cancelletto # chiocciola o a commerciale @ circonflesso ^ copyright © ℗ e commerciale (et) & foglia aldinagrado ° indicatore ordinale º ª punto esclarrogativo ‽ ⸘ ironialosangamanina ☞ ☟ ☜ marchio ™ ℠ ® menonotanumeroobelisco † ‡ obelo ÷ paragrafo § per × perciòper cento/mille/punto base % ‰ ‱ piede di moscapiù + primo ′ ″ ‴ punto elencotilde ~ tombstonetrattino basso _ trattino-meno - uguale = Simboli monetari ¤฿¢$ƒ£ ¥ Ortografia · Segno diacritico V · D · M

Le virgolette sono un segno tipografico usato per contraddistinguere una parola o una frase come citazione, discorso diretto, per evidenziarne la natura gergale, tecnica, metaforica, figurativa, ironica o dialettale, o per parole e frasi straniere non ancora entrate nell'uso comune della lingua. Possono anche essere usate, in alternativa al corsivo, nei riferimenti bibliografici per citare il titolo di un periodico[1][2] e vengono inoltre utilizzate da numerosi linguaggi di programmazione per delimitare le stringhe.

Le virgolette si usano sempre in coppia, in modo analogo alle parentesi, e perciò compaiono anch'esse sempre come "aperte" e "chiuse", rispettivamente prima e dopo la parola o la frase di pertinenza.

Tipi ed uso correlato

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Ve ne sono di tre tipi:

C'è inoltre un quarto tipo, scarsamente usato in Italia, ma che viene usato in Svizzera per citazioni all'interno di altre citazioni:

Le virgolette alte vengono utilizzate per riportare un discorso diretto, quindi le parole dei vari interlocutori.

Talvolta può capitare che un discorso venga riportato all'interno di una citazione: in questo caso la citazione esterna sta tra le virgolette basse, il discorso interno tra le virgolette alte. Esempio:

Possono anche essere usate per dire che la parola va intesa con riserva, anche ironicamente. Se si parla figuratamente e si sta facendo una metafora è inutile utilizzare le virgolette. Sarà sbagliato, per esempio, scrivere: «I due rivali stavano combattendo una "guerra di nervi"».[5]

Storia

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Le virgolette sono la traduzione dal latino signum citationis. La presenza delle virgolette in un testo a stampa a caratteri latini è attestata per la prima volta nell'edizione aldina del 1502 dei Dictorum et factorum memorabilium libri novem di Valerio Massimo, dove furono adoperate per segnalare i passi del testo ritenuti importanti; come segno di citazione sono presenti nel manoscritto S de Il Cesano di Claudio Tolomei (1525-1529) e nell'editio princeps de Il castellano di Gian Giorgio Trissino (1528).

In questi testi la virgoletta è sempre una coppia di virgole situate lateralmente, al margine sinistro del testo e ad altezza di rigo: probabilmente deriva dal diplé («>»), già adoperato per segnalare i passaggi dei testi riportati dalle Sacre Scritture, mentre la virgoletta al testo è attestata a partire dal XVII secolo (per Nina Catach, dal XVI secolo).[1][6]

In informatica

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In informatica, nessuna delle tre coppie principali di caratteri è presente come tale nelle tastiere italiane, le quali dispongono solo delle virgolette "indifferenziate" (cioè senza distinzione tra aperta e chiusa) a uno (') e due apici (") e la prima coincide con l'apostrofo. I sistemi operativi che supportano Unicode (tra cui Linux, macOS, Windows NT e successivi) permettono di inserire i caratteri speciali con delle sequenze di tasti o cambiando la mappatura della tastiera, molti programmi sono in grado di prevedere quale tipo di virgolette occorra a seconda dei casi (per esempio l'opzione "virgolette intelligenti" di molti programmi di videoscrittura).

L'uso delle virgolette basse (« ») – indicate indifferentemente come "aguzze", "acute", "uncinate", "caporali" (meno correttamente) oppure "sergenti"[7] – ha conosciuto un periodo di crisi dapprima nella stampa litografica tratta da testi dattiloscritti (non esistendo il relativo tasto nelle macchine per scrivere) e poi con l'avvento del desktop publishing negli anni 1980, in quanto nelle prime versioni dei programmi non erano presenti i caratteri adeguati: un semplice segno di apice doppio (") sostituiva tutti i tipi doppi (sia aperti, sia chiusi) e il segno di secondo, mentre l'apice singolo (') sostituiva l'apostrofo, entrambi gli apici singoli (aperto e chiuso) e anche il segno di primo.

In altre lingue

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Uso delle virgolette nelle diverse lingue
Lingua Normali Alternative Distanza
primarie secondarie[N 1] primarie secondarie[N 1]
Afrikaans “…” ‘…’ „…” ‚…’  
Albanese „…“ ‘…’      
Arabo «…»   “…”    
Bielorusso «…» “…”   pt
Bulgaro „…“ ’…’/‚…‘ «…» ’…’/‚…‘  
Ceco „…“ ‚…‘ »…« ›…‹  
Cinese semplificato “…” ‘…’[N 2]      
Cinese tradizionale 「…」 『…』      
Croato „…” ‘…’ »…«    
Danese »…«/„…“ ›…‹/‚…‘ ”…” ’…’  
Ebraico “…” ‘…’    
Esperanto “…” ‘…’ «…»/„…“ ‹…›/‚…‘  
Estone „…”   «…»    
Finlandese ”…” ’…’ »…» ›…›  
Francese[N 3] « … » « … »/“…”[N 4] “ … ” ‘ … ’ ¼ em
Giapponese 「…」 『…』      
Greco «…» “…”     1 pt
Inglese “…” 1 ‘…’ ‘…’ “…” 1-2 pt
Irlandese “…” ‘…’     1-2 pt
Islandese „…“ ‚…‘      
Italiano[N 3] «…» “…” “…” ‘…’ 0 pt[8]
Lèttone „…“        
Lituano „…“        
Lingue lusaziane „…“ ‚…‘      
Nederlandese[N 5] „…” ‚…’ ‘…’ “…”  
Norvegese «…» ‘…’ „…“ ‚…‘  
Polacco „…” «…»/»…«[N 6] «…»/»…«    
Portoghese «…» “…” “…” ‘…’ 0-1 pt
Portoghese (in Brasile) “…” ‘…’ 0-1 pt
Romeno „…” «…»  
Russo «…» „…“ „…“    
Serbo „…” ’…’      
Slovacco „…“ ‚…‘ »…« ›…‹  
Sloveno „…“ ‚…‘ »…« ›…‹  
Spagnolo «…» “…”[9] “…” ‘…’ 0-1 pt
Svedese ”…” ’…’ »…»/»…« ’…’  
Lingue svizzere[N 3] «…» ‹…› „…“ risp. “…” ‚…‘ risp. ‘…’  
Tedesco[N 3] „…“ ‚…‘ »…« ›…‹  
Turco «…» ‹…› “…” ‘…’ 0-1 pt
Ucraino «…» „…“ „…“ ‚…‘  
Ungherese „…” »…«      

In molte lingue, alfabeti e paesi vengono di regola usate le doppie virgolette, mentre le altre vengono usate come alternative o per casi speciali, come all'interno di una citazione, per concetti specifici o titoli cubitali. Ci sono tuttavia delle eccezioni come per esempio in inglese: gli statunitensi usano per lo più le doppie, mentre gli inglesi e gli australiani usano più spesso le singole, riservando le doppie per la citazione nella citazione.

Note

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Annotazioni
  1. ^ a b All'interno di un'altra citazione.
  2. ^ Per le citazioni viene usata la forma yǐnhào 引号 («virgolette»), per i titoli dei libri 《…》 e 〈…〉 (shūmínghào 书名号, letteralmente «segni dei titoli dei libri»). A Taiwan sono in uso le forme「…」 e 『…』.
  3. ^ a b c d In Svizzera si usano le stesse virgolette per tutte le lingue (tedesco, francese, italiano e romancio).
  4. ^ Nelle citazioni di più frasi, si mantiene la virgoletta di apertura all'inizio di ogni frase.
  5. ^ Nei Paesi Bassi, le virgolette primarie semplici o doppie possono essere combinate con le secondarie doppie o semplici. È vietata solo la combinazione che riporta due volte le virgolette doppie, tutte le altre sono accettabili.
  6. ^ Questa forma di virgolette è usata molto raramente in polacco e solo in casi speciali. Potrebbe per esempio essere usata per indicare i diversi significati di una parola in un vocabolario.
Fonti
  1. ^ a b c d e Luca Cignetti, Virgolette, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
  2. ^ VIRGOLETTE, in La grammatica italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012. URL consultato il 24 settembre 2022.
  3. ^ Suggerimenti per chi scrive con il computer e alcune regole di citazione (PDF), su olschki.it, luglio 2007, p. 10.
  4. ^ Norme redazionali per autori, curatori, traduttori, redattori, grafici, impaginatori e correttori di bozze (PDF), su aracneeditrice.it, giugno 2015, pp. 12-13. URL consultato il 17 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2014).
  5. ^ a b Giunta.
  6. ^

    «Già dal XVI secolo l'uso delle virgolette sembra passare dalla funzione di richiamo dell'attenzione o di rinvio a margine (riferimento), a quello di segno della punteggiatura a tutti gli effetti.»

  7. ^ Mortara Garavelli, p. 28.
  8. ^ Accademia della Crusca, su forum.accademiadellacrusca.it. URL consultato il 29 settembre 2021.
  9. ^ Diccionario panhispánico de dudas → artículos temáticos → comillas

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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