San Giorgio Canavese comune | |
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Facciata della Parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Zanusso (lista civica) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°20′02.96″N 7°47′48.55″E / 45.334155°N 7.796819°E |
Altitudine | 300 m s.l.m. |
Superficie | 20,41 km² |
Abitanti | 2 469[1] (30-6-2023) |
Densità | 120,97 ab./km² |
Frazioni | Cortereggio |
Comuni confinanti | Agliè, Barone Canavese, Caluso, Ciconio, Cuceglio, Feletto, Foglizzo, Lusigliè, Montalenghe, Orio Canavese, Ozegna, San Giusto Canavese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10090 |
Prefisso | 0124 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001244 |
Cod. catastale | H890 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 594 GG[3] |
Nome abitanti | sangiorgesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di San Giorgio Canavese nella città metropolitana di Torino. | |
Sito istituzionale | |
San Giorgio Canavese (San Giòrs Canavèis, o semplicemente San Giòrs, in piemontese) è un comune italiano di 2469 abitanti del Canavese, della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Nel comune, confinante con le Terre di Fruttuaria, si trovano una frazione, Cortereggio, e l'omonimo castello dei conti di Biandrate.
Le sue origini sono legate alla presenza della "curtis regia", una ripartizione amministrativa dell'epoca di Carlo Magno che individuava una porzione di territorio molto importante lungo il corso del torrente Orco, il cui ricordo sopravvive nel nome della frazione Cortereggio, (probabile primo insediamento della zona). Il paese è governato per molti secoli dai Conti di Biandrate, (legati alla famiglia dei Valperga-Masino) tra conflitti e tregue: a metà del Trecento, con il rafforzarsi delle autonomie comunali, i conti concedono gli statuti, ma già verso la fine del secolo entrano in lite con la comunità e chiamano Amedeo VIII di Savoia come pacificatore. Nel 1518 il popolo si rivolta, attacca e saccheggia il castello, prima di passare definitivamente, nel 1631, sotto il dominio della casa sabauda. L'Ottocento è il vero secolo dei lumi per San Giorgio che viene soprannominata "l'Atene del Canavese" per i molti personaggi di ingegno e cultura che hanno contribuito nei secoli a dare lustro a questo piccolo, ma importante centro.
Abitanti censiti[4]
Collocato nella casa natale dello storico Carlo Botta (1766-1837), il museo illustra la vita e le attività agricole e artigianali del passato a San Giorgio Canavese (da cui il nome “le nostre radici”) con strumenti di lavoro, ricostruzioni di ambienti e abbigliamento dell'epoca.
È un'imponente raccolta di documenti della cultura materiale, tra i quali spiccano un curioso “raddrizza-corna” e due esemplari originali dell'ottocentesca macchina fonostenografica del sangiorgese Antonio Michela che, in versione aggiornata, è ancora oggi utilizzata nel parlamento italiano.
Il museo aderisce al progetto "Rete Museale AMI"[5] che prevede una valorizzazione e promozione del patrimonio museale dell'Anfiteatro morenico d'Ivrea.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Guido Massimo Arri | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Guido Massimo Arri | lista civica | Sindaco | II mandato |
2014 | in carica | Andrea Zanusso | lista civica | Sindaco |
San Giorgio Canavese dal 1998 è gemellato[6] con: