Chiara Frugoni (Pisa, 4 febbraio 1940 – Pisa, 9 aprile 2022[1]) è stata una storica e scrittrice italiana, specialista del Medioevo e di storia della Chiesa. Molti suoi saggi sono stati tradotti in inglese e in francese.
Figlia del medievista Arsenio Frugoni[2], si laureò nell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" nel 1964 con una tesi dal titolo Il tema dei tre vivi e dei tre morti nella tradizione medievale italiana[3], dove già si faceva strada la ricerca di un metodo di lavoro che tenesse in uguale conto testi e immagini, metodo da lei sempre considerato importante[4] nella convinzione espressa che «l'immagine parla»[5].
Nel 1965 fu ammessa al Diploma di perfezionamento alla Scuola Normale Superiore[6], e nel 1974 approdò all'insegnamento universitario; nel 1980 fu chiamata a Pisa per ricoprire la cattedra di Storia medievale. Vi rimase fino al 1988, per poi trasferirsi presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove fu docente fino al 2000, anno in cui rassegnerà volontariamente le dimissioni.
Collaborò a programmi televisivi e radiofonici RAI, come ad esempio, su Rai Radio 3, Uomini e profeti[7] o Il terzo anello[8]. Scrisse su La Repubblica e Il manifesto.
Pubblicò anche alcune opere di narrativa.
Il suo metodo di ricerca si caratterizza per essere basato in gran parte sull'uso delle fonti iconografiche. Il nucleo principale della sua ricerca verte intorno alla figura di Francesco d'Assisi, cui ella dedicò libri[9] tradotti all'estero[10] e numerosi articoli. In particolare Chiara Frugoni approfondì il modo in cui le istituzioni avevano contrastato l'azione di Francesco d'Assisi.
Nel 2011 individuò in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole. Il profilo non era noto e di esso non esisteva letteratura. La notizia della scoperta è stata diffusa nel mondo ed ha suscitato molta curiosità, rimettendo anche in discussione varie pagine di storia dell'arte.[11]
Sposò l'archeologo Salvatore Settis nel 1965: dal matrimonio nacquero tre figli, Silvano, Andrea e Marta, il primo dei quali le premorì il 23 maggio 2019. Nel 1991 passò a nuove nozze con Donato Cioli.