Lettere classiche Αα Alfa Νν Ni Ββ Beta Ξξ Xi Γγ Gamma Οο Omicron Δδ Delta Ππ Pi Εε Epsilon Ρρ Rho Ζζ Zeta Σσς Sigma Ηη Eta Ττ Tau Θθ Theta Υυ Ypsilon Ιι Iota Φφ Phi Κκ Kappa Χχ Chi Λλ Lambda Ψψ Psi Μμ Mi Ωω Omega Lettere numerali Ϛϛ Stigma Ϡϡ Sampi Ϟϟ Qoppa Lettere arcaiche Ϝϝ Digamma Ϻϻ San Ͱͱ Heta Altri caratteri Ϳϳ Jod Ϸϸ Sho Segni diacritici

Omega (maiuscolo Ω; minuscolo ω) è l'ultima lettera dell'alfabeto greco.

In contrasto con l'alfa, viene spesso associato all'idea di fine. Nella Bibbia, nel libro dell’Apocalisse Dio si definisce l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine.

Omega è pronunciato sia omèga sia òmega.[1][2] Quest'ultima forma rispecchia l'uso latino.

Il nome originale in epoca classica era /ɔ:/; in quell'epoca il solo suono, aperto, unito alla quantità ancora attiva, era sufficiente a distinguerla da omicron, che aveva suono chiuso /o/. Successivamente, in epoca bizantina, per distinguere le due vocali, ormai omofone, la si chiamò "o grande" (ὦ μέγα) in riferimento alla dimensione e non alla quantità, già scomparsa a quell'epoca, differenziandola dalla "o piccola" (ὂ μικρόν).

Gli usi

Fisica

Statistica

Logica matematica

Filologia

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Alfa e Omega.

Note

  1. ^ omega, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ La questione riguardante l'accentazione del nome della lettera in italiano è controversa. Vedi Y. Gomez Gane, Grecismi su cui mettere l'accento: omega ed epsilon, ipsilon, omicron, in Studi Linguistici Italiani, XL (XIX della III serie), fascicolo II, 2014. Ospitato su Academia.edu.
  3. ^ Unicode Character 'OHM SIGN' (U+2126), su fileformat.info. URL consultato il 9 gennaio 2018.
  4. ^ Douglas Hofstadter, Godel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, Adelphi, 1979, 1984.

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