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Ypsilon (Υ; υ) è la ventesima lettera dell'alfabeto greco. È una delle sette vocali; è ancipite, cioè la sua quantità può essere breve o lunga.

Il nome può essere accentato:

Il nome ὗ ψιλόν, cioè "y semplice", le fu dato per distinguerla dal dittongo οι nel lungo periodo (presumibilmente dall'età alessandrina fino al X secolo d.C. circa) in cui ebbero ambedue la pronuncia /y/[2] (allo stesso modo, la ε fu chiamata ἒ ψιλόν, cioè e semplice, in opposizione al dittongo omofono αι). In epoca classica era conosciuta come ὗ /hy:/.

La pronuncia in attico classico corrisponde alla u francese o ü tedesca, /y/, mentre nella lingua arcaica aveva suono /u/, come la u italiana. Con questo suono, e senza il tratto verticale inferiore, è passata all'alfabeto latino come V/U.

Nel greco moderno si pronuncia /i/, a meno che non si trovi nei "dittonghi" αυ, ευ, ηυ (pronunciati /af/, /ef/, /if/ se in finale di parola o se seguiti da consonante sorda, o /av/, /ev/, /iv/ se seguiti da vocale o consonante sonora) e ου (pronunciato complessivamente /u/).

Note

  1. ^ La questione riguardante l'accentazione del nome della lettera in italiano è controversa. Si veda l'articolo di Y. GOMEZ GANE, Grecismi su cui mettere l'accento: omega ed epsilon, ipsilon, omicron in «Studi Linguistici Italiani», vol. XL (XIX della III serie), fascicolo II, 2014, p. 270-280 e disponibile al seguente link: https://www.academia.edu/23151197/Grecismi_su_cui_mettere_laccento_omega_ed_epsilon_ipsilon_omicron_2014_.
  2. ^ /y/ segna il suono rappresentato dalla u francese o dalla ü tedesca.

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