Giulio Mozzi (Camisano Vicentino, 17 giugno 1960) è uno scrittore e curatore editoriale italiano.
Risiede a Padova[1]. Dopo l'esordio, avvenuto nel 1993 con la raccolta di racconti Questo è il giardino[2], pubblicata dall'editore Theoria, ha cominciato a svolgere collaborazioni editoriali, fino a segnalarsi come uno dei più interessanti scout letterari italiani[3]. Inoltre, dal 2002 al 2009 ha curato la narrativa italiana per la casa editrice Sironi[4] e da marzo 2008 a febbraio 2014 è stato consulente di Einaudi Stile Libero. Dal 2014 al 2019 è stato consulente per la narrativa italiana di Marsilio Editori. Dal 2020 cura la collana di narrativa sperimentale fremen per Laurana Editore.
Ha pubblicato alcuni libri di racconti e un romanzo. Nel 1996, con La felicità terrena, entra nella cinquina dei finalisti del Premio Strega[5]. Un suo racconto chiude il Meridiano Racconti italiani del Novecento curato da Enzo Siciliano[6].
È stato tradotto in Francia (Le bonheur terrestre, Laffont 1998) e negli Stati Uniti (This is the Garden, Open Letter 2014).
Nella sua attività letteraria e artistica ha fatto talvolta uso di pseudonimi. Insieme all'artista Bruno Lorini ha creato nel 1998 un artista immaginario, Carlo Dalcielo, le cui opere, esposte in mostre e pubblicate in forma di libro, sono spesso di natura collettiva [7]. Nel 2013 ha creato una poetessa erotica immaginaria, Mariella Prestante [8].
Sono frutto del suo lavoro di scouting letterario le prime pubblicazioni di autori come Tullio Avoledo, Massimo Cassani, Leonardo Colombati, Giorgio Falco, Antonio Pagliaro, Vitaliano Trevisan, Mariolina Venezia, Ivano Porpora, Alessandra Sarchi, Umberto Casadei, Gian Marco Griffi.[senza fonte]