Leo de Berardinis (Gioi, 3 gennaio 1940[1] – Roma, 18 settembre 2008) è stato un attore teatrale, regista teatrale e drammaturgo italiano.
Dopo l'esperienza di attore con Carlo Quartucci, iniziò il suo sodalizio con Perla Peragallo. Nel 1968 firmò con Carmelo Bene uno storico Don Chisciotte. Negli anni settanta, insieme a Perla Peragallo, si trasferì nell'entroterra napoletano, a Marigliano, dove realizzò improvvisazioni teatrali provocatorie e aggressive.
Dopo la rottura del connubio teatrale e sentimentale con Perla Peragallo, e il recupero da alcuni problemi di salute, dal 1983 è a Bologna, in collaborazione con la Cooperativa Nuova Scena. Il primo spettacolo messo in scena fu The Connection di Jack Gelber, con la traduzione di Fernanda Pivano. Fecero seguito una trilogia scespiriana, composta da Amleto (due edizioni: 1984 e 1985), King Lear. Studi e variazioni (1985) e La Tempesta (due edizioni: 1986 e 1987) e tre assoli (Dante Alighieri. Studi e variazioni; Il Cantico dei Cantici e Il ritorno - riflessi da Omero-Joyce).
Nel maggio 1987 si allontanò da Nuova Scena, per fondare il Teatro di Leo e la relativa compagnia teatrale. Senza abbandonare il teatro scespiriano (Macbeth e Totò, principe di Danimarca e diverse variazioni su King Lear), tornò a confrontarsi con maestri a lui più vicini, in particolare con Eduardo De Filippo e con Totò.
Dal 1994 diresse il Teatro San Leonardo di Bologna in convenzione con il comune di Bologna mentre nel 1996 diresse il Teatro municipale Giuseppe Verdi (Salerno). Dal 1994 al 1997 assunse la direzione artistica del Festival di teatro di Santarcangelo di Romagna.
Il 16 giugno 2001 Leo de Berardinis, durante un intervento di chirurgia plastica, entrò in un coma[2] da cui non si sarebbe più risvegliato. Per l'accaduto, l'anestesista fu condannato in primo grado.[3]
Nel 2007 si è svolto presso l'Università di Bologna il convegno Per un libro su Leo a Bologna. Tre incontri per ritrovare Leo dentro e fuori di noi, organizzato da Claudio Meldolesi e Angela Malfitano, per approfondire l'opera artistica di Leo de Berardinis. Il 18 luglio 2008 gli è stato assegnato il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli, con motivazione redatta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una precedente iniziativa a sostegno di de Bernardis era già stata avviata da alcuni colleghi.[4] Il 25 luglio 2008 sono pervenuti alla biblioteca del DMS dell'università bolognese i materiali per costituire il Fondo de Berardinis, concessi in comodato dalla sorella di de Bernardis Annamaria.
L'attore e regista è morto a Roma il 18 settembre 2008.
Alla sua memoria nel 2015 è stato dedicato un teatro-auditorium a Vallo della Lucania.
Stagione 1982/1983
Stagione 1983/1984
Stagione 1984/1985
Stagione 1985/1986
Stagione 1986/1987