Giovanni Macchia (Trani, 14 novembre 1912Roma, 30 settembre 2001) è stato un francesista, saggista e critico letterario italiano.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Vito (presidente di Corte d'Assise, poi magistrato di cassazione), nel 1923 si trasferì con la famiglia a Roma, dove frequentò il Liceo classico Ennio Quirino Visconti. Nel 1930 si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia e nel 1934 si laureò in letteratura francese con una tesi su Baudelaire critico. Dopo il corso di perfezionamento alla Sorbona e al Collège de France, fu lettore di lingua francese alla Scuola Normale Superiore di Pisa, poi insegnò lingua e letteratura francese a Catania e dal 1949 a Roma. Qui, nel 1952, fondò e diresse l'Istituto di Storia del teatro e dello spettacolo. Collaborò a numerose riviste italiane (Lettere d'oggi, di cui fu anche condirettore, L'Immagine, Letteratura) e straniere; diresse collane per le Edizioni scientifiche italiane, per le Edizioni dell'Ateneo, per le Edizioni Il Polifilo, per Mursia e l'edizione Arnoldo Mondadori Editore di Tutte le opere di Luigi Pirandello; negli anni sessanta fu condirettore della collana Le letterature del mondo.

Critico di ampi orizzonti, francesista fra i maggiori del secolo, fu anche illustre comparativista, studioso di letteratura italiana e spagnola, di storia del teatro, di arti figurative. Accademico dei Lincei, vinse nel 1963 il Premio Marzotto, nel 1977 il Premio Feltrinelli,[1] nel 1980 il Premio Bagutta, nel 1988 il Prix Médicis essai, nel 1990 ebbe la Legion d'Onore, nel 1992 il Premio Balzan per la storia e critica delle letterature, nel 1995 la Penna d'Oro della Presidenza della Repubblica Italiana, nel 2000 il Grand Prix de la francophonie, attribuito dall'Académie française.

La biblioteca

[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca di Giovanni Macchia, formata da circa 30.000 volumi e documenti, è stata donata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dalla Fondazione Cassa di Risparmio (dal 2007 Fondazione Roma) che l'aveva acquistata dallo studioso nel 1993. Dal 2003, al fondo Giovanni Macchia è riservata una sala apposita della sede di Castro Pretorio[2].

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Storia della letteratura francese

[modifica | modifica wikitesto]

Saggi

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
  2. ^ Fondo Giovanni Macchia
  3. ^ articolo pubblicato su La Repubblica nel 1985

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN67131644 · ISNI (EN0000 0001 1028 6864 · SBN CFIV009455 · BAV 495/127894 · LCCN (ENn79060378 · GND (DE119068567 · BNE (ESXX1111308 (data) · BNF (FRcb12052637z (data) · J9U (ENHE987007264851705171 · NSK (HR000225806