Sandro Veronesi (Firenze, 1º aprile 1959[1]) è uno scrittore italiano.
Fratello maggiore del regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi,[2] vive a Roma con i suoi cinque figli.[3]
Nel 1985 si laurea in architettura a Firenze con una tesi su Victor Hugo e la cultura del restauro moderno. Il suo romanzo d'esordio è del 1988, Per dove parte questo treno allegro, al quale seguono Gli sfiorati (1990) e Venite, venite B52 (1995), ispirato alla letteratura statunitense e in particolare a Thomas Pynchon.[4]
È autore di quattro libri giornalistici: le raccolte di interviste Cronache italiane (1992), Premio Bergamo 1993,[5] e Live (1996), Occhio per occhio (1992), inchiesta sulla pena di morte nel mondo, e Superalbo (2002), libro che contiene i suoi articoli giornalistici. Tra il 1997 e il 1998 collabora con Rai 3, ed è autore e conduttore del programma televisivo Magazzini Einstein, per la regia di Arturo Minozzi. Collabora con numerosi quotidiani e riviste letterarie; insieme a Domenico Procacci ha fondato la casa editrice Fandango Libri, ed è tra i fondatori della web radio Radiogas.
Nel 2000 pubblica La forza del passato, vincitore del Premio Campiello[6] e del Premio Viareggio,[7] e tradotto in 15 lingue; da quel romanzo è tratto l'omonimo film di Piergiorgio Gay. Nel 2001 pubblica il libro per ragazzi Ring City che vince il Premio Fregene.[8] Nel 2002 scrive la prefazione a L'incredibile menzogna di Thierry Meyssan, riguardante le teorie cospirative sull'11 settembre 2001. Nel 2003 pubblica la riduzione teatrale del film del 2001 No Man's Land di Danis Tanović.
Nel 2006 vince il premio Strega grazie al romanzo Caos calmo,[9] uscito l'anno precedente, con il quale vince inoltre nel 2008 a Parigi il Prix Femina[10] e il Premio Mediterraneo per gli stranieri.[11] Nel 2007 esce Brucia Troia. Tra il 2014 e il 2015 pubblica dapprima Terre rare e poi Non dirlo - Il Vangelo di Marco, questo ultimo da cui ha tratto un monologo teatrale. Nel novembre 2015, in polemica con la fusione tra Rizzoli e la concorrente Mondadori, insieme ad altri storici autori Bompiani, tra cui Umberto Eco, lascia la casa editrice milanese[12] per approdare alla neonata La nave di Teseo.[13]
Con il nuovo editore pubblica Un dio ti guarda nel 2016, Cani d'estate nel 2018 e Il colibrì nel 2019; quest'ultimo, dopo essere stato votato come "Libro del 2019" nella Classifica di Qualità de La Lettura del Corriere della Sera, vince il 74º Premio Strega l'anno successivo:[14] dopo Paolo Volponi, Veronesi è il secondo autore ad aver vinto due volte lo Strega.[15] Nel 2023 torna in Bompiani, nel frattempo acquisita da Giunti, per il quale scrive a quattro mani con Edoardo De Angelis Comandante, novellizzazione dell'omonimo film da loro sceneggiato.[16]