Claudia Durastanti (New York, 8 giugno 1984) è una scrittrice e traduttrice italiana con cittadinanza statunitense.
Nata a Bensonhurst, Brooklyn[1] in una famiglia italiana, figlia di genitori sordi – la madre pittrice autodidatta[2][3] e il padre "artista mancato" attivo nell'ambito delle installazioni[3] – che non usavano la lingua dei segni per comunicare,[4][5] dopo la separazione dei genitori si trasferisce a sei anni con la madre e il fratello maggiore a Gallicchio,[6] piccolo comune della Basilicata, terra di origine del ramo materno della sua famiglia.[7][8] Si laurea in antropologia culturale all'Università La Sapienza di Roma, per poi proseguire gli studi alla De Montfort University di Leicester e tornare alla Sapienza per un master in editoria e giornalismo. Nel 2015 è stata Italian Fellow in Literature alla American Academy in Rome.
Ha esordito nel 2010 con il romanzo Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra vincendo il Premio Mondello Giovani, il Premio Castiglioncello Opera Prima e arrivando in finale al Premio John Fante Opera Prima[9]. Ha pubblicato i romanzi A Chloe, per le ragioni sbagliate nel 2013 e tre anni dopo Cleopatra va in prigione, che sviluppa un suo racconto precedentemente contenuto nell'antologia L'età della febbre[10], dedicata ai migliori under-40 della scena letteraria italiana.
Nel 2019 ha dato alle stampe il memoir famigliare La straniera, dedicato alla figura della madre[11] entrando nella cinquina finale del Premio Strega 2019[12] e vincendo il Premio Strega Off[13] e il Premio Pozzale Luigi Russo[14]. Sempre con La straniera è finalista al Premio Alassio Centolibri, al Premio Viareggio[15][16] e al Premio Stresa[17]. Il libro è tradotto in diverse lingue.
Ha pubblicato inoltre racconti su Los Angeles Review of Books, The Serving Library, e collabora con TuttoLibri e Internazionale.
Collabora in qualità di traduttrice con diverse case editrici italiane. Lavora come consulente editoriale per il Salone del libro di Torino e ha cofondato il Festival of Italian Literature in London. Per molti anni si è occupata di musica per Il Mucchio Selvaggio. Dal 2020 scrive la rubrica Canzoni su Internazionale.[18]
Nel 2021 viene nominata da Elisabetta Sgarbi curatrice de La tartaruga, marchio appartenente al gruppo La nave di Teseo.[19]