«Sembrava che lo scrittore di Mineo conoscesse il codice indispensabile per tradurre il segreto linguaggio della natura e delle cose...»

Giuseppe Bonaviri

Giuseppe Bonaviri (Mineo, 11 luglio 1924Frosinone, 21 marzo 2009) è stato uno scrittore e poeta italiano.

Biografia

Giuseppe Bonaviri, nato a Mineo l'11 luglio 1924, è il primo dei cinque figli di don Nanè, sarto, e di donna Giuseppina Casaccio, casalinga.

Frequenta le scuole a Mineo e la sua passione poetica, come afferma lo stesso Bonaviri, viene alimentata dall'atmosfera magica che aleggiava intorno ad una pietra, detta della poesia, che si trovava presso Camuti (altopiano famoso per il suo villaggio preistorico). Intorno alla pietra, fino alla fine del 1850, prima dell'Unità d'Italia, si riunivano numerosi poeti provenienti da ogni parte della Sicilia, per gareggiare scrivendo e recitando versi.

Dopo aver conseguito nel 1949 la laurea in medicina presso l'Università di Catania, svolge il servizio di leva come sottotenente medico a Casale Monferrato. Qui scrive il suo primo romanzo, Il sarto della stradalunga, che è anche quello a cui Bonaviri è più legato.[2]. Il romanzo ottiene grande approvazione da parte di Elio Vittorini e viene pubblicato nel 1954 da Einaudi nella nuova collana "I gettoni".

Trasferitosi a Frosinone, lavora come medico cardiologo, cercando di conciliare la sua attività professionale con la scrittura. Diviene assiduo frequentatore della locale galleria d'arte "La Saletta", ove trattiene proficui rapporti culturali con artisti, letterati e giornalisti che la frequentano. Partecipa puntualmente alle mostre d'arte che vi si organizzavano ciclicamente, animandone il vivace dibattito culturale[3][4]. Nel Pioniere del 1960 al nº 15 e nel 1961 al nº 3 vengono pubblicati due suoi racconti.[5][6]

Scrive numerosi romanzi nei quali rappresenta il piccolo mondo di Mineo, sempre attento a cogliere la dimensione magica e arcaica della natura: Il fiume di pietra nel 1964, Notti sull'altura nel 1971, L'enorme tempo nel 1976, Novelle saracene nel 1980, L'incominciamento nel 1983, È un rosseggiar di peschi e d'albicocchi nel 1986, Ghigò nel 1990, Il vicolo blu nel 2003.

Ha anche pubblicato raccolte di poesie: Il dire celeste nel 1976, O corpo sospiroso nel 1982, L'asprura nel 1986, I cavalli lunari nel 2004.

Nel 2006 ha pubblicato Autobiografia in do minore. Nel 2007 si è raccontato nel documentario Bonaviri ritratto di Massimiliano Perrotta.

Nel 1998 gli studiosi Enzo Zappulla e Sarah Zappulla Muscarà hanno pubblicato Bonaviri inedito, biografia dello scrittore con ricca appendice di inediti bonaviriani tra i quali il romanzo giovanile La ragazza di Casalmonferrato.

Fu sposato con Raffaella Osario, originaria di Marcianise, da cui ebbe due figli, Giuseppina ed Emanuele.

Opere

Onorificenze

Onorificenze italiane

Grande ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana
— Roma, 29 novembre 2004[7]

Cittadinanze onorarie

Cittadinanza onoraria della città di Arpino - nastrino per uniforme ordinaria
Cittadinanza onoraria della città di Arpino
— Arpino, 1989
Cittadinanza onoraria della città di Catania - nastrino per uniforme ordinaria
Cittadinanza onoraria della città di Catania
— Catania, 12 luglio 2004[8]

Riconoscimenti

Laurea Honoris Causa in Lettere[9] - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea Honoris Causa in Lettere[9]
— Università degli studi di Cassino
Laurea Honoris Causa in Lettere[10] - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea Honoris Causa in Lettere[10]
— Università degli studi di Catania

Curiosità

Note

  1. ^ Giuseppe Quatriglio, "Addio a Giuseppe Bonaviri", Giornale di Sicilia, Palermo, 2009/03/23
  2. ^ Intervista a Bonaviri, TG1, edizione delle ore 1.30, 2007/07/07
  3. ^ Varone 2006, p. 73.
  4. ^ Varone 2010, p. 84.
  5. ^ Colle dei passeri (1960). Cfr. Archivio Il Pioniere - Annata 1960, su ilpioniere.org.
  6. ^ Come finì la guerra a Mineo (1961). Cfr. Archivio Il Pioniere - Annata 1961, su ilpioniere.org.
  7. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 23 marzo 2018.
  8. ^ Ida Scandura, Bonaviri festeggia da catanese i suoi ottant'anni. Ieri la consegna della cittadinanza onoraria, "La Sicilia", Catania, 13 luglio 2004, p.37.
  9. ^ [14.01.1988]
  10. ^ Scrittori: per Giuseppe Bonaviri Laurea Honoris Causa, su www1.adnkronos.com, 21 ottobre 1999. URL consultato il 24 marzo 2018. Il premio fu conferito su iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
  11. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
  12. ^ Albo d'oro premio Basilicata, su premioletterariobasilicata.it. URL consultato il 27 marzo 2019.
  13. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  14. ^ Albo d'oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 7 novembre 2019.
  15. ^ Camillo Savone, "Addio a Giuseppe Bonaviri, narratore della magia ", Il Tempo, Roma, 2009/03/23
  16. ^ Giuseppe Quadriglio, ibidem.
  17. ^ L' 'Ode' di Morricone apre il conservatorio, su repubblica.it, 4 maggio 2001. URL consultato il 6 luglio 2022.

Bibliografia

Altri progetti

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